Quattro chiacchiere con...

Angela NANETTI - E' una delle scrittrici emergenti in Italia nell'ambito della letteratura giovanile. E' nata a Budrio del 1942 e attualmente vive a Pescara con la sua famiglia. E' laureata in Storia Medievale, ha insegnato lettere nelle scuole medie superiori e inferiori, e dal 1980 scrive libri per bambini. 

Per la sua attività di scrittrice, ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi letterari. Scrive libri sia sull'infanzia che sull'adolescenza, e ritiene che questi due momenti di crescita siano densi di libertà e autenticità, nonché di spontaneità, caratteristiche che l'età adulta non ha più e che spesso rimangono inespresse anche nei più piccoli perché soffocate e omologate dall'adulto. 

Tuttavia, l'aspirazione della scrittrice è che gli stessi adulti, genitori, insegnanti ed educatori, leggano queste storie, dal momento che ogni libro può essere letto a più livelli.

I testi sono stati etichettati come trasgressivi, perché in generale trattano argomenti delicati, tra realtà e fantasia. Nel libro Le memorie di Adalberto affronta la crescita fisica e psicologica di un bambino di 12 anni, compresi i primi turbamenti sessuali. 

Veronica ovvero i gatti sono così imprevedibili! si inserisce nella tradizione dei romanzi con protagonisti ragazzi trasgressori, che si confrontano con adulti troppo spesso privi di tolleranza e di comprensione. Vi si trovano parecchi errori ortografici, con funzione ironica nei confronti dei ragazzi come degli adulti. 

In Adamo e Abelia affronta il tema dei bambini in provetta. In Mio nonno era un ciliegio, parla di temi delicati come la vita e la morte, la gioia e il dolore, e il rapporto tra le generazioni. 

L'amore è il tema principale di Cambio di stagione, mentre il tema dello stupro figura in Guardare l'ombra. In Randagi si trova la problematica dell'odio e la rivalità tra fratelli. 

Nella più recente produzione, si trova un interesse spiccato per una maggiore libertà fantastica ed immaginativa. Angeli, una raccolta di quindici racconti in parte fiabeschi, testimonia questo, e sulla stessa linea è L'uomo che coltivava le comete.